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C.C.I.A.A. di Torino - PEC amministratori di società

In relazione all’obbligo di domicilio digitale per gli amministratori di società, introdotto dalla legge di bilancio 2025, che prevede di dover provvedere alla comunicazione delle PEC (fatte salve situazioni specifiche) entro il prossimo 30 giugno, il Registro delle Imprese di Torino è in attesa di una nota del Ministero con cui verranno fornite ulteriori precisazioni, a seguito della comunicazione interlocutoria del 12.03.2025, indirizzata alle sole C.C.I.A.A.  
In attesa dei predetti chiarimenti, il Registro delle Imprese fornisce alcune anticipazioni in merito all’applicazione di diritti e bolli alle pratiche:
* le pratiche di comunicazione della PEC degli amministratori di società non sono soggette a diritti e bolli, quando questo è l’unico adempimento eseguito con l’istanza.
Quindi, ad esempio,  se contestualmente viene comunicata la PEC del socio unico, del procuratore o una variazione di domicilio fisico di un qualsiasi soggetto (anche dell’elenco soci) sono dovuti i relativi diritti e bolli.
L’unico caso in cui non vengono comunque applicati diritti e bolli è quello in cui contestualmente alla comunicazione dell’indirizzo pec degli amministratori di società si provvede alla normalizzazione del cap.
Laddove, quindi, il soggetto amministratore, per cui si sta comunicando la PEC, abbia in visura un domicilio con il cap generico 10100, lo stesso deve essere attualizzato. In questo caso è necessario indicare nel campo Note “comunicazione PEC e normalizzazione cap”. Per questo caso non sono dovuti diritti e bolli.
Il Registro delle Imprese provvederà a pubbliacare sul proprio sito gli ulteriori aggiornamenti.